Jenny
2005-01-29 15:00:04 UTC
Salve a tutti,
vi parlo di un mio problema che mi sta rendendo la vita complicata, spero
davvero che qualcuno possa aiutarmi...
Nel '97 è morto mio padre e poichè si era risposato (mia madre è morta nel
'77) ha lasciato dei diritti su due suoi appartamenti a me, a mio fratello,
alla mia matrigna (di 56 anni) e alla madre della mia matrigna (di circa 80
anni), come di seguito:
- Appartamento 1 (in condominio)
- 4/7 (= 1/2 + 1/14) di appartamento: in usufrutto alla madre della mia
matrigna;
- 1/14 di appartamento: in usufrutto alla mia matrigna;
- Sulla parte di appartamento gravata da usufrutto (= 9/14): nuda
proprietà a me e a mio fratello;
- Sulla parte restante di appartamento libera da usufrutto (= 5/14):
piena proprietà a me e a mio fratello.
- Appartamento 2 (è un appartamento di una casa divisa in 4 parti ed è la
casa in cui vivo)
- usufrutto completo alla mia matrigna
- nuda proprietà a me.
Alla morte di mio padre, sono rimasta in casa con la mia matrigna in quanto
mio fratello (con il quale i rapporti sono ottimi) è sposato e vive per
conto proprio.
4 anni fa la mia matrigna si è legata ad un altro uomo ed ha iniziato a dire
di volersene andare di casa nonostante io dovessi ancora laurearmi e non
avessi neppure un lavoro.
Ora non sto a parlare qui, di tante piccole cattiverie che mi ha fatto
questa persona nel corso degli anni perchè non mi sembra questo il luogo
adatto, pur rimanendo sempre agli occhi degli altri una persona che si è
sempre sacrificata e che quindi ci tiene a mantenere la sua immagine di
"santa" donna.
5 mesi fa, con la scusa che sua madre stava male, mi ha lasciato sola in
casa andandosene ad abitare nell'appartamento 1 di cui parlavo sopra assieme
a sua madre.
Poichè mi sono laureata due anni fa, ancora non ho un lavoro fisso, ma solo
collaborazioni a tempo determinato...e nonostante questa persona ha fatto di
tutto per smontarmi anche dal punto di vista psicologico dicendomi che tanto
sarei morta di fame perchè non sarei riuscita a trovare uno straccio di
lavoro, questa estate ho fatto 3 lavori (uno alla mattina,uno al pomeriggio
e uno nelle ore serali del fine settimana come barista) perchè dovevo ancora
finire di pagare le rate della macchina!
In questo momento, sono riuscita a mantenere un lavoro part-time da
impiegata, sempre come collaborazione e anche se mi trovo molto bene, lo
stipendio lascia a desiderare tanto è vero che per questo motivo risulto
ancora disoccupata.
Ora questa persona, pur abitando nell'appartamento con sua madre, mantiene
la residenza da me (solo per sua convenienza), entra ed esce nella casa in
cui vivo come le pare e piace, andando anche a frugare nelle mie cose quando
io non ci sono.
Adesso mi sta chiedendo di iniziare a pagarmi le bollette da sola.
Tutti mi hanno consigliato di rifiutarmi, perchè non ce la posso fare ecc.
ecc.,ma io non ne posso più di questa situazione: così rischio solo di
impazzire...
Sono andata quindi sia da un notaio che da un paio di avvocati e NON per
farmi ripetere che la nuda proprietà è un diritto rimandato nel tempo e che
tutti i diritti sono suoi: infatti so benissimo che se solo lei volesse
potrebbe farsi pagare l'affitto da me o addirittura sbattermi fuori di casa.
Sto solo pensando a cosa poterle chiedere, visto che ormai ha deciso di non
abitare più nella casa dove stava con mio padre.
Io vorrei prendermi carico delle bollette a condizione che lei tolga la
residenza da qui (in questo modo risulto abitare da sola e quindi ho più
sgravi fiscali) e inoltre vorrei avere un minimo di sicurezza nell'abitare
qui, senza qualcuno che invada continuamente la mia privacy e senza il
pensiero fisso di dover essere sbattuta fuori di casa da un momento
all'altro.
Sembrerebbe che lei abbia detto a qualcuno che non si farebbe problemi nel
rinunciare all'usufrutto sulla casa dove vivo, ma chissà per quale motivo
tutti gli avvocati ed il notaio compreso mi hanno sconsigliato di chiederle
la rinuncia all'usufrutto perchè l'usufrutto va comprato.
Ora vi chiedo :
- Potrei proporle un contratto di rinuncia all'usufrutto senza alcun
compenso in cambio?
- Quanto mi verrebbe a costare tale atto ?
- Se le chiedessi di firmare un contratto di comodato d'uso, con
impossibilità di revoca prima di 20 anni, dopo tale scadenza il suo
usufrutto cadrebbe in prescrizione?
Tutti mi hanno detto che tanto lei non firmerà nulla, ma visto che io e mio
fratello siamo proprietari di una parte di appartamento in cui lei ora vive,
non potremmo vantare dei diritti anche noi?
Io così non riesco più a vivere, i miei amici mi hanno consigliato di
andarmene a vivere con qualcun altro ma ho un cane che non voglio
assolutamente abbandonare. Non ho più uno straccio di affetto a parte mio
fratello, mi vogliono togliere anche quello?
Scusate lo sfogo e grazie a chi mi risponderà...
Jenny
vi parlo di un mio problema che mi sta rendendo la vita complicata, spero
davvero che qualcuno possa aiutarmi...
Nel '97 è morto mio padre e poichè si era risposato (mia madre è morta nel
'77) ha lasciato dei diritti su due suoi appartamenti a me, a mio fratello,
alla mia matrigna (di 56 anni) e alla madre della mia matrigna (di circa 80
anni), come di seguito:
- Appartamento 1 (in condominio)
- 4/7 (= 1/2 + 1/14) di appartamento: in usufrutto alla madre della mia
matrigna;
- 1/14 di appartamento: in usufrutto alla mia matrigna;
- Sulla parte di appartamento gravata da usufrutto (= 9/14): nuda
proprietà a me e a mio fratello;
- Sulla parte restante di appartamento libera da usufrutto (= 5/14):
piena proprietà a me e a mio fratello.
- Appartamento 2 (è un appartamento di una casa divisa in 4 parti ed è la
casa in cui vivo)
- usufrutto completo alla mia matrigna
- nuda proprietà a me.
Alla morte di mio padre, sono rimasta in casa con la mia matrigna in quanto
mio fratello (con il quale i rapporti sono ottimi) è sposato e vive per
conto proprio.
4 anni fa la mia matrigna si è legata ad un altro uomo ed ha iniziato a dire
di volersene andare di casa nonostante io dovessi ancora laurearmi e non
avessi neppure un lavoro.
Ora non sto a parlare qui, di tante piccole cattiverie che mi ha fatto
questa persona nel corso degli anni perchè non mi sembra questo il luogo
adatto, pur rimanendo sempre agli occhi degli altri una persona che si è
sempre sacrificata e che quindi ci tiene a mantenere la sua immagine di
"santa" donna.
5 mesi fa, con la scusa che sua madre stava male, mi ha lasciato sola in
casa andandosene ad abitare nell'appartamento 1 di cui parlavo sopra assieme
a sua madre.
Poichè mi sono laureata due anni fa, ancora non ho un lavoro fisso, ma solo
collaborazioni a tempo determinato...e nonostante questa persona ha fatto di
tutto per smontarmi anche dal punto di vista psicologico dicendomi che tanto
sarei morta di fame perchè non sarei riuscita a trovare uno straccio di
lavoro, questa estate ho fatto 3 lavori (uno alla mattina,uno al pomeriggio
e uno nelle ore serali del fine settimana come barista) perchè dovevo ancora
finire di pagare le rate della macchina!
In questo momento, sono riuscita a mantenere un lavoro part-time da
impiegata, sempre come collaborazione e anche se mi trovo molto bene, lo
stipendio lascia a desiderare tanto è vero che per questo motivo risulto
ancora disoccupata.
Ora questa persona, pur abitando nell'appartamento con sua madre, mantiene
la residenza da me (solo per sua convenienza), entra ed esce nella casa in
cui vivo come le pare e piace, andando anche a frugare nelle mie cose quando
io non ci sono.
Adesso mi sta chiedendo di iniziare a pagarmi le bollette da sola.
Tutti mi hanno consigliato di rifiutarmi, perchè non ce la posso fare ecc.
ecc.,ma io non ne posso più di questa situazione: così rischio solo di
impazzire...
Sono andata quindi sia da un notaio che da un paio di avvocati e NON per
farmi ripetere che la nuda proprietà è un diritto rimandato nel tempo e che
tutti i diritti sono suoi: infatti so benissimo che se solo lei volesse
potrebbe farsi pagare l'affitto da me o addirittura sbattermi fuori di casa.
Sto solo pensando a cosa poterle chiedere, visto che ormai ha deciso di non
abitare più nella casa dove stava con mio padre.
Io vorrei prendermi carico delle bollette a condizione che lei tolga la
residenza da qui (in questo modo risulto abitare da sola e quindi ho più
sgravi fiscali) e inoltre vorrei avere un minimo di sicurezza nell'abitare
qui, senza qualcuno che invada continuamente la mia privacy e senza il
pensiero fisso di dover essere sbattuta fuori di casa da un momento
all'altro.
Sembrerebbe che lei abbia detto a qualcuno che non si farebbe problemi nel
rinunciare all'usufrutto sulla casa dove vivo, ma chissà per quale motivo
tutti gli avvocati ed il notaio compreso mi hanno sconsigliato di chiederle
la rinuncia all'usufrutto perchè l'usufrutto va comprato.
Ora vi chiedo :
- Potrei proporle un contratto di rinuncia all'usufrutto senza alcun
compenso in cambio?
- Quanto mi verrebbe a costare tale atto ?
- Se le chiedessi di firmare un contratto di comodato d'uso, con
impossibilità di revoca prima di 20 anni, dopo tale scadenza il suo
usufrutto cadrebbe in prescrizione?
Tutti mi hanno detto che tanto lei non firmerà nulla, ma visto che io e mio
fratello siamo proprietari di una parte di appartamento in cui lei ora vive,
non potremmo vantare dei diritti anche noi?
Io così non riesco più a vivere, i miei amici mi hanno consigliato di
andarmene a vivere con qualcun altro ma ho un cane che non voglio
assolutamente abbandonare. Non ho più uno straccio di affetto a parte mio
fratello, mi vogliono togliere anche quello?
Scusate lo sfogo e grazie a chi mi risponderà...
Jenny