Discussione:
La commessa sbadata
(troppo vecchio per rispondere)
giulia
2006-01-15 22:59:35 UTC
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Buongiorno a tutti, avrei bisogno di un'indicazione e, purtroppo, non ho
amici avvocati (che in questi caso risultano preziosi).

Oggi mia madre mi chiama tutta agitata e mi racconta cosa le è accaduto:
va in un negozio di calzature (che fa parte di una catena) ad acquistare
un paio di scarpe.
Giunta alla cassa si trova a dover condividere lo spazio di appoggio
scatole/pagamento con una commessa la quale le dà le spalle e,
appoggiata al bancone con un gomito sta parlando con un'altra persona.

Mia madre appoggia la scatola con le scarpe sul bancone, tira fuori gli
occhiali (non vede da vicino e le servono per contare i soldi) e
appoggia anche questi sul bancone per avere le mani libere e tirare
fuori il portafoglio dalla borsa.
Mentre si accinge ad estrarre il protafoglio la commessa al suo fianco
si gira di scatto e con il braccio fa cadere tutto quello che c'è sul
bancone. Le scarpe non hanno subito danni (ovviamente) ma una lente
degli occhiali di mia madre è andata in frantumi.

Mia madre ha fatto gentilmente notare questa cosa alla commessa la quale
le ha fatto una scenata, dicendole che se gli occhiali sono caduti lei
non può farci niente, che la prossima volta impara a tenerseli addosso
(!) e si è messa a urlarle contro come un'ossessa, negando a fasi
alterne di aver anche solo sfiorato i suoi occhiali (probabilmente aveva
le sue cose...)

Mia madre allora si rivolge alla cassiera che, aspettando che mia madre
tirasse fuori i soldi, ha assistito a tutta la scena ma questa
(schifosa) ha detto "io non ho visto nulla..."

A quel punto mia madre ha chiesto di parlare con un responsabile del
negozio e per tutta risposta, dieci minuti dopo, anzichè arrivare il
responsabile è arrivato il marito della commessa (chiamato in tutta
fretta come rinforzo).

Ora, la coppia che inizialmente non voleva saperne di risarcire il danno
ha acconsentito a pagare metà della lente, dopo che mia madre porterà
loro la ricevuta dell'ottico...

Io ritengo invece che mia madre abbia diritto al pagamento totale della
lente... So che sono sciocchezze (lalente dovrebbe costare 60/70 euro,
ch epoi non sono cmq bruscolini per una pensionata), ma l'arroganza di
quella commessa nel trattare in quel modo una donna anzichè scusarsi con
lei mi pare davvero degno di essere perseguita.

Legalmente, nel caso in cui i due insistessero per pagare solo la metà
della lente, cosa si può fare?
E' dovuto, a mia madre, il risarcimento del danno? E' necessario fare
(la butto lì, non me ne intendo) una denuncia per danneggiamento presos
qualche autorità?

Grazie in anticipo a chi saprà darmi qualche indicazione.
--
giulia
per rispondermi privatamente togli l'antispam
Paolo
2006-01-15 23:52:10 UTC
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Post by giulia
Legalmente, nel caso in cui i due insistessero per pagare solo la metà
della lente, cosa si può fare?
E' dovuto, a mia madre, il risarcimento del danno? E' necessario fare
(la butto lì, non me ne intendo) una denuncia per danneggiamento
presos qualche autorità?
Grazie in anticipo a chi saprà darmi qualche indicazione.
proprio non vale la pena un procedimento giudiziario per una lente. Anche
perche' dopo sarebbe una cosa tutta in base a testimoni. Non ha senso, anche
in termini economici oltre che probatori (che fate, giudice di pace, poi uno
dei due non accetta il verdetto e salite, su su, fino in cassazione. 50,000
euro ciascuno che regalate agli avvocati e anni di udienze ? ^__^).
Piuttosto, evidentemente, pagano quella meta' perche' hanno timori che il
reclamo finisca agli orecchi dei proprietari.
Caso mai, dopo che ti pagano quel che ti pagano, puo' fare il reclamo.
A mente fredda, valutando se vale la pena per una sciocca reazione
momentanea della tipa seguita da un evento imprevedibile, rischiare di far
perdere il posto alla commessa.
Mi pare eccessivo.
Al di la' della maleducazione del momento (che comunque ti paga) e' anche
vero che era difficilmente prevedibile la presenza degli occhiali su una
scatola, e l'incidente in se' era incolpevole.
giulia
2006-01-16 00:18:21 UTC
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Post by Paolo
proprio non vale la pena un procedimento giudiziario per una lente. Anche
perche' dopo sarebbe una cosa tutta in base a testimoni. Non ha senso, anche
in termini economici oltre che probatori (che fate, giudice di pace, poi uno
dei due non accetta il verdetto e salite, su su, fino in cassazione. 50,000
euro ciascuno che regalate agli avvocati e anni di udienze ? ^__^).
Beh, sì, in effetti non pensavo ad un procedimento giudiziario, ci
mancherebbe... mi servirebbe solo qualche riferimento legislativo che mi
permetta di far vedere loro che mia madre ha diritto il risarcimento.

Della serie: la legge è dalla mia parte quindi non fare storie e
ripagami 'sta lente senza fare troppe storie :)
Post by Paolo
Piuttosto, evidentemente, pagano quella meta' perche' hanno timori che il
reclamo finisca agli orecchi dei proprietari.
Che la cosa giunga ai proprietari è il "minimo", se non la paga tutta.
Post by Paolo
Caso mai, dopo che ti pagano quel che ti pagano, puo' fare il reclamo.
Infatti :)
Ma proprio perchè vorrei, preferibilmente, che la cose non coinvolgesse
il suo lavoro ma lei come persona, preferirei avere gli estremi di legge
che mi permettano di perseguire lei come privato e non come dipendente
del posto tal dei tali.
Post by Paolo
A mente fredda, valutando se vale la pena per una sciocca reazione
momentanea della tipa seguita da un evento imprevedibile, rischiare di far
perdere il posto alla commessa.
Mia madre è malata e non più giovane: il suo gesto avrebbe potuto
(potrebbe avere) conseguenze più gravi della rottura di una lente.
Sarebbero state sufficienti delle sentite scuse.. probabilmente ne io ne
mia madre ci saremmo alterate così tanto...
Io, onestamente, al posto della commessa sarei sprofondata dalla
vergogna, oltre a risarcire immediatamente il danno.
Post by Paolo
Mi pare eccessivo.
Sì, a livello teorico può sembrare eccessivo, ma qui davvero si arriva
alla famosa "questione di principio".
Ho causato un danno? Pago. Che io l'abbia fatto volontariamente o
involontariamente non importa. L'ho fatto e devo pagare.
Mi risulta che dei danni provocati dai bambini (involontari ovviamente)
ne rispondano cmq i genitori, idem per danni causati da animali (dei
quali rispondono i proprietari).
Non vedo perchè in questo caso la cosa dovrebbe essere diversa.
Post by Paolo
Al di la' della maleducazione del momento (che comunque ti paga) e' anche
vero che era difficilmente prevedibile la presenza degli occhiali su una
scatola, e l'incidente in se' era incolpevole.
Vale quanto detto sopra: la signora si è mossa in modo non ordinario
(era agitata per la conversazione che stava avendo con il suo
interlocutore - non so se fosse un collega, un superiore, un cliente o
l'amante - e ha fatto un movimento brusco causato dal suo stato di
agitazione).
Perchè la legge non dovrebbe tutelare una persona che abbia subito un
danno (per quanto minimo)?
--
giulia
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Gian
2006-01-16 00:34:22 UTC
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Post by giulia
Legalmente, nel caso in cui i due insistessero per pagare solo la metà
della lente, cosa si può fare?
E' dovuto, a mia madre, il risarcimento del danno?
Sì.
Art. 2043 CC


Saluti.

--

Gian
giulia
2006-01-16 00:43:11 UTC
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Post by Gian
Sì.
Art. 2043 CC
Grazie!
Stavo infatti ravando anch'io nel codice civile online (l'ho appena
scoperto) e sono appena capitata proprio su quest'articolo :)

Bene, assodato questo: so che non vale la pena promuovere grandi azioni,
ma giusto per far capire che non siamo proprio deficienti (vabbè.. ^_^)
quale sarebbe l'iter ufficiale corretto da seguire?

Una semplice lettera in cui si cita l'articolo del codice civile?
Una denuncia (ma a chi)?
Il ricorso diretto al giudice di pace?

Insomma, quello che ora mi chiedo è: come funzionano, legalmente, queste
cose? Credo che lo spauracchio di eventuali azioni potrebbe farli
capitolare del tutto, ma solo se quello che minaccio di fare è corretto!
:)
--
giulia
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Erix
2006-01-16 02:20:17 UTC
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Post by giulia
Bene, assodato questo: so che non vale la pena promuovere grandi
azioni, ma giusto per far capire che non siamo proprio deficienti
(vabbè.. ^_^) quale sarebbe l'iter ufficiale corretto da seguire?
non vale la pena di promuovere niente: la cassiera c'è l'evidente rischio
che parteggi per la commessa, poi ci si può pure mettere il marito, immagino
che non abbiate chiesto i dati degli altri presenti (e ci mancherebbe) che
poi suppongo non abbiano visto nulla.
Post by giulia
Una semplice lettera in cui si cita l'articolo del codice civile?
che non è un ier ufficiale, ma una lettera :-) è ovvio che chi cagiona un
danno ingiusto è obbligato a risarcirlo, ma immagino che la commessa
contesterebbe di averlo cagionato.
Post by giulia
Una denuncia (ma a chi)?
no, la denuncia si fa per i reati e quello non è un reato (non l'ha fatto
sicuramente apposta e c'è anche caso che l'abbia fatto senza colpa)
Post by giulia
Il ricorso diretto al giudice di pace?
direi di sì, ma per 60 euro....
Post by giulia
Insomma, quello che ora mi chiedo è: come funzionano, legalmente,
queste cose? Credo che lo spauracchio di eventuali azioni potrebbe
farli capitolare del tutto, ma solo se quello che minaccio di fare è
corretto! :)
la cosa più "convincente", prima di andare in tribunale, è una lettera
dell'avvocato, che, ca va sans dire, costerà più di 60 euro, tra una cosa e
l'altra.
fatti dare quel che ti vogliono dare e vai a lamentarti in prima persona con
il direttore: il diritto è e deve essere un mezzo residuale.
--
Erix - ***@tin.it su msn - 7 2 4 3 2 4 0 0
giulia
2006-01-16 12:16:35 UTC
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Post by Erix
non vale la pena di promuovere niente: la cassiera c'è l'evidente rischio
che parteggi per la commessa, poi ci si può pure mettere il marito,
Infatti, è quel che temo
Post by Erix
immagino
che non abbiate chiesto i dati degli altri presenti (e ci mancherebbe)
Beh no... mia madre era sola in quel momento e, ovviamente, piuttosto
scossa per quell'aggressione verbale... ci ha pensato solo qualche ora
dopo, ai testimoni :-/
Post by Erix
no, la denuncia si fa per i reati e quello non è un reato (non l'ha fatto
sicuramente apposta e c'è anche caso che l'abbia fatto senza colpa)
Beh, ma il risarcimento è previsto sia per dolo che per colpa... cmq in
effetti non credo che le forze dell'ordine accetterebbero di redigere un
denuncia per queste cose..
Post by Erix
la cosa più "convincente", prima di andare in tribunale, è una lettera
dell'avvocato, che, ca va sans dire, costerà più di 60 euro, tra una cosa e
l'altra.
Già, purtroppo :(
Post by Erix
fatti dare quel che ti vogliono dare e vai a lamentarti in prima persona con
il direttore: il diritto è e deve essere un mezzo residuale.
Farò sicuramente così. Grazie mille per tutti i consigli :))
--
giulia
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Pekilan
2006-01-16 13:48:31 UTC
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Post by giulia
Post by Erix
no, la denuncia si fa per i reati e quello non è un reato (non l'ha fatto
sicuramente apposta e c'è anche caso che l'abbia fatto senza colpa)
Beh, ma il risarcimento è previsto sia per dolo che per colpa... cmq in
effetti non credo che le forze dell'ordine accetterebbero di redigere un
denuncia per queste cose..
Lui ti sta spiegando un'altra cosa. La denuncia, che consiste nel chiedere
l'intervento della forza pubblica e del procuratore e' un'atto che si puo'
fare solo in presenza di un reato e non sempre (nel qual caso si e'
costretti a fare querela). Il reato avviene quando si viola il codice
penale. Per esempio se gli occhiali fossero stati buttati giu' apposta,
allora si configura un reato.

Negli altri casi, quando si tratta di danni materiali (e quindi non ci sono
lesioni personali) fatti involontariamente, il fatto e' disciplinato dal
Codice Civile. E per la richiesta di danni civili non e' previsto in alcun
modo l'intervento della forze dell'ordine o della procura. E' possibile
solo "citare" in giudizio la parte avversa per ottenere il rimborso dei
danni.
Post by giulia
Già, purtroppo :(
E' una garanzia anche per te. Nella tua vita avrai sicuramente pestato i
piedi a qualcuno senza farlo apposta. Immaginati ora di vivere in un
societa' ove gli avvocato lavorano gratis e ogni volta che "sbagli"
qualcosa con un'estraneo ti trovi addosso una citazione per danni. Quindi,
un certo "freno economico" serve anche a fare in modo che si faccia causa
solo per cose serie e non per stupidaggini, specie se le responsabilita'
sono dubbie.

Per darti un'idea, faccio adesso l'avvocato del diavolo (della
commessa ... :-).

Dunque, tu descrivi: "Giunta alla cassa si trova a dover condividere lo
spazio di appoggio scatole/pagamento con una commessa la quale le dà le
spalle e, appoggiata al bancone con un gomito sta parlando con un'altra
persona."

"Vs. onore, mi sembra evidente che si tratta di una situazione di
particolare disagio reciproco, con notevole vicinanza. E come dice la parte
attrice, la mia cliente voltava le sue spalle. Quindi non era assolutamente
in grado di vedere, ne' che la parte attrice appoggiava oggetti sul
bancone, ne' che cosa la parte attrice appoggiava sul bancone. Mi pare
pacifico il comportamento incauto della parte attrice nel momento che va ad
appoggiare vicino al gomito di una persona di spalle, un'oggetto delicato e
fragile come un paio di occhiali ... bla ... bla ..."

Ti risparmio il resto, perche' potrebbe essere veramente sgradevole ... :-)
Insomma, senza dare ragioni o torti, solo in base alla tua descrizione
(quindi senza bisogno delle false testimonianze dei parenti della
commessa), io ci vedrei la classica situazione di concorso di colpa, che
salomonicamente divide a meta' la spesa.

Altro cosa e' invece: "commessa la quale le ha fatto una scenata, dicendole
che se gli occhiali sono caduti lei non può farci niente, che la prossima
volta impara a tenerseli addosso (!) e si è messa a urlarle contro come
un'ossessa, negando a fasi alterne di aver anche solo sfiorato i suoi
occhiali"

Perche', se ci sono testimoni, forse siamo nel penale ...
In altre parole, la denuncia se volete farla, non ha nulla a che fare con la
rottura degli occhiali, ma con il comportamento della commessa e suo
marito.

Pekilan
bubu
2006-01-16 07:20:24 UTC
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Post by giulia
Buongiorno a tutti, avrei bisogno di un'indicazione e, purtroppo, non ho
amici avvocati (che in questi caso risultano preziosi).
ma i negozi non sono anche assicurati ???????
Bubu
giulia
2006-01-16 12:16:36 UTC
Permalink
Post by bubu
ma i negozi non sono anche assicurati ???????
Eh, sarebbe proprio una notizia utile da avere... vorrei bene sperare
che i negozi si assicurino contro i danni eventualmente provocati ai
clienti nei loro locali, ma non ho idea se l'assicurazione sia solo
facoltativa o sia previsto una sorta di obbligo (un po' come accade per
i condomini..).
--
giulia
per rispondermi privatamente togli l'antispam
Candido
2006-01-16 22:29:01 UTC
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Post by giulia
Eh, sarebbe proprio una notizia utile da avere... vorrei bene sperare
che i negozi si assicurino contro i danni eventualmente provocati ai
clienti nei loro locali, ma non ho idea se l'assicurazione sia solo
facoltativa o sia previsto una sorta di obbligo (un po' come accade per
i condomini..).
Immagino che tutti sarebbero ben contenti di pagare i prodotti ancora un
po' di più per coprire anche queste spese..

Senza nulla di personale, ma mi pare che ognuno abbia fatto la sua
parte, la signora a mettere gli occhiali nel posto sbagliato e la
commessa a romperli.

Se vi siete accordati per la metà perché non accettare?

Le questioni di principio non servono a nulla, sono costose e c'è pure
il rischio che si ritorcano contro..

Io accetterei il pagamento e, semplicemente, cambierei negozio.. :)
--
Candido - http://candido2k.blogspot.com/
giulia
2006-01-17 12:28:13 UTC
Permalink
Post by Candido
Senza nulla di personale, ma mi pare che ognuno abbia fatto la sua
parte, la signora a mettere gli occhiali nel posto sbagliato e la
commessa a romperli.
Errore: gli occhiali erano nel posto giusto e la commessa nel posto
sbagliato.

Prova ne è che mia madre ha ricevuto una telefonata ieri pomeriggio
dalla direttrice (che non era ancora stata avvisata da noi ma, abbiamo
saputo, da diversi clienti che si erano poi lamentati di quell'episodio
con la direzione, senza che noi lo sapessimo), la quale si è
praticamente prostrata ai suoi piedi prodigandosi in scuse, si è scusata
anche per conto della commessa definendo il suo comportamento oltremodo
maleducato e ha invitato mia madre a presentare al negozio la fattura
per la riparazione e una foto dell'occhiale rotto allegata.
Il giorno stesso le verrà rimborsato "l'intero importo".

Senza fiatare.
Post by Candido
Le questioni di principio non servono a nulla, sono costose e c'è pure
il rischio che si ritorcano contro..
Le questioni di principio, spesso sono dettate dalla consapevolezza di
avere una piena ragione e di non voler cedere, come sempre più spesso si
fa, a quella rassegnazione che fa dire "vabbè, è più il casino che devo
fare per ottenere un rimborso che...".

Spiacente, ma personalmente ne ho gli zebedei oltremodo pieni di questo
atteggiamento che permette ai prepotenti e ai maleducati di farla sempre
franca.
Le questioni di principio servono a ricordare agli smemorati quello chei
nostri nonni tenevamo bene a mente: chi rompe paga.

Il tutto ihmo.
--
giulia
per rispondermi privatamente togli l'antispam
Candido
2006-01-17 12:41:18 UTC
Permalink
Post by giulia
Prova ne è che mia madre ha ricevuto una telefonata ieri pomeriggio
dalla direttrice (che non era ancora stata avvisata da noi ma, abbiamo
saputo, da diversi clienti che si erano poi lamentati di quell'episodio
con la direzione, senza che noi lo sapessimo), la quale si è
praticamente prostrata ai suoi piedi prodigandosi in scuse, si è scusata
anche per conto della commessa definendo il suo comportamento oltremodo
maleducato e ha invitato mia madre a presentare al negozio la fattura
per la riparazione e una foto dell'occhiale rotto allegata.
Il giorno stesso le verrà rimborsato "l'intero importo".
Come si dice, tutto è bene quel che finisce bene.. :)
Post by giulia
Le questioni di principio, spesso sono dettate dalla consapevolezza di
avere una piena ragione e di non voler cedere, come sempre più spesso si
fa, a quella rassegnazione che fa dire "vabbè, è più il casino che devo
fare per ottenere un rimborso che...".
Bé, penso ti sia andata bene, alla fine la famosa direttrice si è
dimostrata una persona corretta, ma non sempre è così.
--
Candido - http://candido2k.blogspot.com/
Gianp
2006-01-18 11:54:27 UTC
Permalink
Post by giulia
Le questioni di principio, spesso sono dettate dalla consapevolezza di
avere una piena ragione e di non voler cedere, come sempre più spesso
si fa, a quella rassegnazione che fa dire "vabbè, è più il casino che
devo fare per ottenere un rimborso che...".
Spiacente, ma personalmente ne ho gli zebedei oltremodo pieni di
questo atteggiamento che permette ai prepotenti e ai maleducati di
farla sempre franca.
Le questioni di principio servono a ricordare agli smemorati quello
chei nostri nonni tenevamo bene a mente: chi rompe paga.
Il tutto ihmo.
approvo in pieno :)

Ciao
Gianp

no
2006-01-16 08:12:49 UTC
Permalink
Post by giulia
Legalmente, nel caso in cui i due insistessero per pagare solo la metà
della lente, cosa si può fare?
prendi i soldi che ti danno loro e poi chiedi il resto al responsabile del
negozio o alla catena (al limite mandando una raccomandata in cui esponi i
fatti e ti lamenti del comportamento della commessa)
male che ti vada almeno la metà la recuperi ...
giulia
2006-01-16 12:16:36 UTC
Permalink
Post by no
prendi i soldi che ti danno loro e poi chiedi il resto al responsabile del
negozio o alla catena
Sì, èproprio quello che intendo fare...
Post by no
(al limite mandando una raccomandata in cui esponi i
fatti e ti lamenti del comportamento della commessa)
male che ti vada almeno la metà la recuperi ...
Già... chissà che l'eventualità che i direttori vengano a scoprire la
cosa non induca la commessa a pagare tutto il dovuto... sperèm!
--
giulia
per rispondermi privatamente togli l'antispam
VV
2006-01-16 08:16:23 UTC
Permalink
Post by giulia
A quel punto mia madre ha chiesto di parlare con un responsabile del
negozio e per tutta risposta, dieci minuti dopo, anzichè arrivare il
responsabile è arrivato il marito della commessa (chiamato in tutta
fretta come rinforzo).
Avrebbe dovuto insistere nel rivolgersi al responsabile del negozio,
chi risponde di ciò che avviene nel negozio è lui. Probabilmente
avrebbe trovato una situazione più accondiscendente solo per il
rispetto della clientela (e perchè magari il responsabile ha facoltà
di risarcire per conto del negozio stesso).
Rivalersi direttamente sulla commessa mi sembra oggettivamente tortuoso
e forse neanche giusto.
giulia
2006-01-16 12:17:40 UTC
Permalink
Post by VV
Avrebbe dovuto insistere nel rivolgersi al responsabile del negozio,
chi risponde di ciò che avviene nel negozio è lui. Probabilmente
avrebbe trovato una situazione più accondiscendente solo per il
rispetto della clientela (e perchè magari il responsabile ha facoltà
di risarcire per conto del negozio stesso).
Già, ma mia madre ha chiesto più volte di parlare con un responsabile...
la prima volta si è presentata una specie di capo commessa che ha subito
detto "io non ho visto nulla, ero di là in magazzino e cmq non mi occupo
io di queste cose (e chi allora?!)", all'ennesima richiesta di parlare
con un responsabile si è presentato il marito... insomma, l'hanno presa
per il naso, ma l'alternativa qual era? Chiamare i carabinieri? A mia
madre sembrava eccessivo...
Post by VV
Rivalersi direttamente sulla commessa mi sembra oggettivamente tortuoso
e forse neanche giusto.
Se non avesse reagito così (considerando che aveva torto marcio)
spaventando a quel modo una donna visibilmente malata probabilmente
avremmo lasciato perdere... ma a questo punto la signorina dovrà, almeno
un po', patire le conseguenze della sua maleducazione e arroganza, a
costo di spendere tutti i 60 euro in minacciose raccomandate a lei e ai
suoi capi.

Grazie mille per le risposte, ora mi dò da fare :)
--
giulia
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